AVIGLIANO UMBRO

 

 12 FEBBRAIO - 28 FEBBRAIO       

 

 

Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:di doman non v’è certezza.

                                                                                                                 Lorenzo De Medici

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Discorso di apertura del Carnevale 

Quest’anno la manifestazione ideata e diretta dal nostro carissimo Oliviero, prende il nome di “Il Trionfo del Carnevale - Oliviero Piacenti Creator, è doveroso spendere queste parole per questo uomo che ha dato tutto il suo essere a questo paese e all’arte. Ci sarà un'altra sede e un altro tempo per aprire un convegno su di lui, ora ancora troppo recente la sua scomparsa, ci limiteremo  a dedicare  la manifestazione a lui… e ci stiamo attivando affinchè possa venirgli dedicato il teatro comunale. Una delle sue ultime volontà è stata quella di  portare avanti le nostre iniziative ed io con l’aiuto di tutta la comunità  sto cercando di farlo, per far risplendere il suo nome con il lustro che  merita. Inutile dire che molti cercano di imitarlo e nessuno potrà mai riuscirci, io sono solo la custode del suo grande sapere e testimone di 22 anni di vita artistica e lavorativa trascorsa in completa simbiosi, e porterò  avanti i suoi progetti in quella che era la sua visione delle cose, che poi era quella di entrambi. Sono stata il suo braccio destro, sempre alla sua ombra, sempre dietro le quinte, non era mio interesse apparire, lasciavo a lui il palcoscenico.

Un Carnevale quindi alla riscoperta della tradizione italiana, a cominciare dall’inno di questo carnevale, che scegliemmo per rappresentarlo, non a caso uno dei canti carnascialeschi più famosi “Il trionfo di Bacco e Arianna” di Lorenzo de Medici detto appunto Il Magnifico del rinascimento italiano… musicato per noi dai maestri Francesco Contili e Ivo Cibocchi in una straordinaria melodia.

Il Carnevale nato dalla brillante mente di Oliviero, da me subito condiviso  e che vorremmo farvi vivere  appieno, è un tornare bambini e godere della semplicità di una maschera o del sapore di un buon dolce fritto nell’olio delle nostre olive… la terra, il cielo, il verde e le nostre colline, ritrovare,  nonostante la vita  porti a ognuno la sua pena, la voglia   di  uscire e  ballare in piazza, un trenino a tempo di samba ma anche  i passi di un minuetto, anche solo un paio di passi ma che ricordano l’eleganza di un epoca che il mondo ci invidia. Il piacere di indossare una maschera, un costume e dar vita a un personaggio che per un giorno  respira attraverso di noi, e credetemi che ne scaturisce una magia che rapisce gli animi… Con balli e canti e musica dal vivo, se possibile, per far scoprire anche ai giovani le nostre radici, e la passione per la nostra terra che è paesaggio e cultura, facendogli capire che non sempre la cultura, è noiosa ma a seconda di come la si vive può essere vivace brillante e un inno alla vita.

Doverosi sono i ringraziamenti alla popolazione tutta e alle associazioni che col loro aiuto hanno permesso la realizzazione di questa manifestazione, dal Comune per il patrocinio e gli spazi messi a disposizione, alla Proloco, passando per il gruppo Notte Bianca e la nostra Banda Musicale, non dimentichiamoci del Centro Studi Gauli e del Laboratorio del Paesaggio e le suore del Cottolengo, le maestre della scuola elementare, che hanno iniziato a far conoscere ai bambini le maschere umbre, perché non dobbiamo dimenticarci che i piccoli sono il nostro futuro, e ai ragazzi del gruppo dello Sperimental Theatre che animano le nostre maschere in maniera magistrale e che hanno voluto andare avanti, spero di non aver dimenticato nessuno e comunque grazie a tutti.

Una   frase che Oliver amava, con la quale voglio aprire questa manifestazione è: «Mascheriamo i nostri pensieri per paura di non essere capiti. Mascheriamo le nostre paure per non sembrare deboli. Mascheriamo le nostre emozioni per non sembrare sciocchi. Mascheriamo i nostri pensieri perché non vengano calpestati. Ma è CARNEVALE, e a Carnevale ogni scherzo vale: mascheriamo pure il volto, ma mostriamo la nostra anima.»

 

                                                                                                               Il Direttore Artistico PAOLA CONTILI

Una   frase che Oliver amava, con la quale voglio aprire questa manifestazione è: «Mascheriamo i nostri pensieri per paura di non essere capiti. Mascheriamo le nostre paure per non sembrare deboli. Mascheriamo le nostre emozioni per non brare sciocchi. Mascheriamo i nostri pensieri perché non vengano calpestati. Ma è CARNEVALE, e a Carnevale ogni scherzo vale: mascheriamo pure il volto, ma mostriamo la nostra ani